Hai sempre desiderato aprire una tua attività ma non hai tanta esperienza nel campo commerciale? Non preoccuparti, non dovrai rinunciare al tuo sogno perché puoi renderlo realtà attraverso la formula del franchising.
Il franchising è molto più diffuso di quanto credi: pensa solamente a tutte le catene di bar, ristoranti o negozi che ti capita di vedere nelle città.
Come mai il business del franchising ha avuto, e continua ad avere, un tale successo?
Perché sfrutta la posizione di un marchio già avviato, una base di clientela già consolidata, l’investimento iniziale spesso è minore e c’è un rischio d’impresa contenuto.
Insomma, tutti elementi che fanno molto comodo a chi si lancia per la prima volta in un’attività imprenditoriale e vuole farlo in modo “soft”.
Ovviamente, il franchising presuppone una serie di obblighi e doveri in capo a entrambe le parti, le quali devono collaborare per far fruttare il marchio. Ma ora vediamo subito cos’è il franchising, cosa comporta per l’affiliato e perché potrebbe essere vantaggioso anche per te.
Aprire un’attività in franchising
In Italia il franchising è un “contratto atipico” nel quale due persone si accordano per avviare una collaborazione commerciale tra imprenditori. Una parte è chiamata franchisor o affiliante, ed è l’imprenditore che fornisce il marchio già avviato. L’altra parte è il franchisee o affiliato, ed è quello che vuole aprire il nuovo punto vendita sfruttando la posizione commerciale del franchisor.
Il franchisor si impegna a fornire all’affiliato il suo marchio e il proprio modello di business, collaudato sugli altri centri già aperti. Dall’altro lato, l’affiliato sfrutterà insegna, ditta e marchio della casa madre impegnandosi per il successo del franchising, quindi di tutta la catena, dietro corrispettivo.
Ciò significa che il franchisor fornisce dei determinati standard qualitativi e il franchisee li deve rispettare, se vuole che la sua nuova attività prosperi.
È una forma di collaborazione commerciale molto interessante e vantaggiosa, a patto di scegliere i giusti partner!
Una scelta sbagliata potrebbe compromettere entrambi: da una parte, il franchisor subirebbe un danno di immagine al proprio brand e, dall’altra, il franchisee rischierebbe di vanificare tutto il proprio investimento iniziale affiliandosi a un marchio di dubbia reputazione.
Il ruolo dell’affiliato
Il ruolo dell’affiliato è delicato perché deve seguire il modello di business del franchisor, deve quindi gestire la sua attività in conformità agli standard, alle procedure e alle direttive della casa madre. Questi standard possono riguardare tantissimi ambiti, dalla scelta della location al marketing, dal design alla sicurezza.
È quindi un compito di responsabilità!
Il rispetto degli standard è fondamentale per mantenere un’immagine integra del marchio. Se così non fosse, il brand potrebbe avere dei seri problemi. Senza contare che questi standard non si riferiscono solo all’immagine, ma alla vera e propria riuscita del business. Queste linee guida sono state già collaudate e solo se vengono seguite tutte alla lettera è possibile replicare il successo già raggiunto dalla casa madre e dagli altri punti vendita.
Ogni franchisee è un rappresentante del marchio di fronte ai propri clienti, deve quindi porsi in un certo modo, esattamente come farebbe la casa madre.
Il franchisee ottiene tutto questo pagando un corrispettivo iniziale e un canone mensile che, a seconda del contratto, può essere una cifra prestabilita o una percentuale sul guadagno.
Le responsabilità dell’affiliato
L’affiliato deve, prima di tutto, assicurare un investimento iniziale per aderire al franchising ovvero pagare una fee d’ingresso per affiliarsi al marchio. A questo punto inizia la collaborazione con il franchisor e il franchisee potrà iniziare a lavorare sul modello di business del marchio. Oltre a essere una responsabilità, questa è anche una grandissima opportunità per il franchisee perché l’imprenditore a capo del marchio ha già un’esperienza consolidata nel settore. Il modello di business è quindi già collaudato.
Grazie al modello di business fornito dal marchio, l’affiliato deve creare la sua base di clienti sfruttando le strategie di pubblicità e marketing che molto spesso gli vengono consigliate direttamente dal franchisor.
Insieme al canone mensile, il franchisee deve anche fornire dei report sull’andamento dell’attività commerciale affinché il franchisor possa tenere traccia dell’andamento di ogni singolo centro.
Nel corso dell’attività, il franchisee deve sia seguire gli standard del marchio sia difenderlo da attacchi esterni, poiché è anche il suo marchio.
Proprio perché fa parte a tutti gli effetti del brand, deve partecipare anche alla vita dello stesso. Questo significa prendere parte agli eventi organizzati dalla casa madre.
Una palestra in franchising
Le responsabilità dell’affiliato derivano dal far parte di un brand già avviato, che si è costruito una posizione nel mercato e che può garantire all’affiliato stesso un buon margine di riuscita.
Fare l’imprenditore non è per nulla semplice, perché ci sono tantissime conoscenze da acquisire. Il franchising rappresenta quindi l’opzione migliore se vuoi aprire la tua attività con un rischio d’impresa calcolato e sfruttando l’esperienza imprenditoriale di chi è già inserito nel settore.
Oltre a questo, aprire un centro in franchising significa entrare a far parte di un progetto, di una rete già avviata e strutturata, di un marchio di successo che ha già reso felici molti clienti.
Se non hai esperienza nell’attività commerciale, il franchising ti dà una concreta possibilità di successo.
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